REVIEWS
“Se per magia vi trovaste in uno ‘spazio di valenza cosmica’ dove innumerevoli mondi galleggiano nel suono e nel ritmo del silenzio fra nebule di pigmenti antichi e forme dorate e memorie perdute dell’Akasha, ebbene siete i benvenuti nel mondo reale di Francesca Romana Mainieri”
Clara Orlandi, in “Fluismo” maggio 2021
Infinity Doorway
In un noto romanzo di Italo Calvino, Marco Polo descrive al sultano le meraviglie del suo viaggiare: città ideali con nomi femminili di derivazione classica, città fatte di cupole e di archi, città opulente, città concentriche, città simboliche. L’opera in concorso racconta proprio come in ogni viaggio, esteriore o interiore che sia, esista sempre un cancello da lasciarsi alle spalle e un portale misterioso da varcare per scoprire quelle città sconosciute, popolate di incontri inaspettati e di inattese emozioni, traversate da strade condivise con compagni, fedeli o occasionali, in cammino sul sentiero dello stesso peregrinare.
Friendship, Mostra e Premio d’arte internazionale, Roma Ambasciata della Repubblica araba d’Egitto (a cura di MF Eventi e Arte Borgo Gallery), luglio 2017
Blue Sound
Come afferma l’astrofisico Stephen Hawkins ‘Nel caso di tutto l’Universo si può dimostrare che l’energia negativa gravitazionale annulli esattamente l’energia positiva: quindi l’energia totale dell’Universo è pari a zero’.
Le spazialità circolari senza inizio né fine, oggetto della mia attuale ricerca pittorica, si configurano anche come luoghi del pensiero umano, recessi mentali che si misurano con un metro psichico, il metro delle aspettative, delle sfide e delle libere associazioni.
Una sorta di terra emersa, questa, vista dallo spazio, ma anche un luogo senza tempo circondato dalle acque di un fossato immaginario denso di fluida consapevolezza.
Men in the space, Indipendent Artists, Busto Garofalo (Milano), maggio – giugno 2017
Lo Spirito della Materia
Se il colore è la forma della materia, potremmo ben dire che molto spesso è la materia ad essere l’interpretazione privilegiata del colore, e questo accade anche nelle opere di Francesca R. Mainieri dove il colore prende forma e interpreta. Dove il colore che abbraccia se stesso e l’universo, si fa materia cromatica e si unisce ad un segno, che nella infinita circolarità del “suo” Ensò diviene simbolo prezioso di libertà e di profonda cultura spirituale. Numerosi sono ormai i riconoscimenti a livello nazionale e non solo che gratificano da anni e a giusta ragione la sua personale cifra pittorica. Ultimi successi in ordine di tempo, le sue partecipazioni ad importanti rassegne come Percorsi presso le Sale del Bramante di Roma e Art Sensations, prima edizione, presso gli spazi espositivi di Arte Borgo Gallery.
Nicolina Bianchi, in “Segni d’Arte”, Rivista quadrimestrale, a. XXII, n. 1-2, 2017, p.34.
Gold Ensō – Silver Ensō
La forma circolare rappresenta il puro spazio senza limiti, la rappresentazione universale di ciò che non è manifesto, dell’eterno ritorno e dell’autorigenerazione. Lo Spirito si muove in cerchio afferma infatti un pensiero cinese.
L’Ensō giapponese – metafora dello Zen assoluto ed espressione suprema del concetto di infinito – rivive nei dipinti presentati in questa mostra come simbolo che esprime contemporaneamente il vuoto e il pieno, il visibile e l’ineffabile.
L’archetipo geometrico del cerchio è una non-figura che rivela nella realizzazione l’autenticità di chi lo traccia, il vero volto.
Il metodo pittorico integra tecniche antiche e moderne, al servizio di una ricerca fra contemporaneità e misura classica.
Art Sensations, Arte Borgo Gallery, Roma, maggio 2017