Claritas

L’elaborazione artistica di Francesca Romana Mainieri si avvale di un’esecuzione magistrale, raggiunge un equilibrio estetico e poggia su una padronanza espressiva che le consentono di non porre limiti a una ricerca che, nel tempo, ha indagato cromie, materie e pigmenti.
Nel fare pittorico dell’artista ho rintracciato l’istanza di catturare la luce; una sorta di claritas riflettente e apparentemente confinata all’interno dell’opera, che si dispiega nell’intento di sondare il profondo e attestarsi poi in una dimensione che si espande sempre di più per attingere a strati sempre più nascosti del sé: un universo interiore che aspira a essere svelato.
Ovunque, nel suo fare arte, c’è pittura, anche nella scultura, espressione che le è congeniale. Ne ha indagato le potenzialità soffermandosi sul legno; dapprima la ricerca si è caratterizzata per l’azione di recupero che ha effettuato nell’ambiente naturale. Quel legno, quale materiale apparentemente ormai privo di valore - ma dotato di una pregnante struttura intrinseca - ha guidato l’artista in un percorso che ha favorito scelte di preziosità.
In seguito, su tavole lignee appositamente tagliate, assemblate, modellate, ma segnate nella loro struttura originaria, ha esercitato una sua appropriazione, consapevole di poter suggerire un approccio inedito alla dimensione artistica, per operare con fermezza nel contemporaneo, in accordo con un armonia che in lei è istanza irrinunciabile.

Simonetta Milazzo
(febbraio 2021)

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